Sono bruni, biondi, rossi e castani i soggetti del calendario che fa scandalo

Oliviero Toscani colpisce ancora, pensanti polemiche sull’ultimo lavoro realizzato per Il Consorzio Vera Pelle Italiana

di Cristina Mainardi e Giovanna Bravi

Tiziano , Rembrandt, Botero e Schiele sono solo alcuni dei grandi artisti nella storia dell’arte ad aver ritratto il corpo femminile della sua interezza e nudità. Il corpo nudo è oggetto di tabù morali dalla notte dei tempi ed ancora oggi, nel 2011, questi ottusi pensieri riaffiorano scatenando polemiche accese anche attorno ad un semplice calendario.
Succede a Firenze, durante la presentazione del calendario di Oliviero Toscani per il “Consorzo Vera Pelle Italiana Conciata” di Ponte a Egola, avvenuta alla Stazione Leopolda in occasione dell’ultima edizione del Pitti Immagine Uomo 2011. Il calendario in questione ritrae dodici parti intime femminili in primo piano e senza veli.

Manifesto evento di presentazione del calendario e una pagina del calendario

Presenti durante l’evento Vittorio Sgarbi, Marina Ripa di Meana, lo psicanalista Paolo Crepet e alcuni membri dell’Associazione “Libere tutte” da cui è partita la polemica asserendo di “non voler contestare il calendario in sé, ma di ritenere offensivo l’accostamento tra una parte del corpo femminile con la pelle conciata di un animale, accostamento che diventa metafora della mercificazione della donna così come degli animali che vengono utilizzati per fare le borse”. Il dibattito si è esteso a macchia d’olio provocando l’intervento adirittura delle istituzioni; proprio la commissione per le Pari Opportunità, ha espresso il suo sdegno di fronte a questo genere di mercificazione del corpo femminile a scopi pubblicitari attraverso scatti lesivi.

Il calendario realizzato da Toscani è stato stampato in 75 mila copie che verranno distribuite insieme al numero di gennaio della rivista “Rolling Stone”, mentre le mille copie in formato 35×46 realizzate per essere regalate dai responsabili del Consorzio a clienti e amici, sono già praticamente esaurite. ll ministro Carfagna è però intervenuta rapidamente chiedendo provvedimenti agli organi competenti in materia di pubblicità e ottenendo quindi che il calendario non possa esere pubblicizzato. A difendere l’oggetto del contendere è intervenuto Vittorio Sgarbi dicendo:”Il calendario di Oliviero Toscani è all’antica, il soggetto che è ha scelto è classico. Non capisco perché Mara Carfagna e le femministe si sono scandalizzate, si tratta di una parte comune del corpo, non ce l’hanno anche loro?”. Carlo Antonelli, direttore di Rolling Stone, inevitabilmente chiamato in causa ha dichiarato in un articolo del suo giornale:”Toscani invece toglie tutto. Toglie le facce, gli sguardi ammiccanti e quelle bocche semiaperte e bagnatine che tanto piacciono agli italiani.

Oliviero Toscani per Benetton

Lascia solo la pura natura, la cosa, la nuda vita, per di più non disegnata dalle depilazioni tanto in voga, ma ritratta così, come usava negli anni settanta”. Come al solito il lavoro di Toscani genera scalpore. Avvenne spesso per molte delle campagne pubblicitarie Benetton da lui realizzate: da quelle sulle contaminazioni razziali, a quelle sull’AIDS, passando per l’omosessualità e il sesso nudo e crudo. Il fotografo milanese commenta così il suo ultimo lavoro a gonews.it: “E’ trent’anni che voglio fare un calendario così e finalmente ho trovato qualcuno che l’ha fatto. […] L’abbinamento con il prodotto non c’entra niente. Bisogna essere malati per dire una cosa così: che questi personaggi vadano dal dottore a farsi curare” – e conclude – “I corpi li fanno diventare così magri perché i vestiti vadano bene. Quale associazione femminile si è mai alzata contro gli stilisti e contro chi abusa del corpo femminile?”. La diatriba continua con toni evidentemente alti. Inutile forse storcere il naso e scandalizzarsi di fronte ad immagini che non ritraggono altro se non una parte del nostro corpo quando girano liberamente su internet fotografie molto più scabrose di quelle criticate.

Un Commento

  1. qualche errore-refuso in che senso???
    Sinceramente non avevamo pensato ad integrare dei video

  2. OK Molto bene. Pulito e preciso. I tag sono un plus.

    KO Qualche errore-refuso. Su YouTube si trovano molti video inerenti, qui manca.

Lascia un commento