Stoccolma, Lisbona, Dublino, Amburgo. Quando la strada fa da passerella.
Laura Di Scianni
Martina Belcastro
E se lo stile fosse tutt’altro che legge modaiola studiata minuziosamente da un appassionato designer per le fashion week?
Del resto lo Street style non è altro che un mezzo per esprimere le proprie sensazioni, convinzioni, aspirazioni.In sintesi, è il mezzo attraverso cui esprimersi.
Per queste ragioni esso racchiude in sé diversi stili che spesso riescono a fondersi tra loro simulandone di nuovi.
Osservando la moda in strada nelle capitali europee, le differenze non sembrano poi così nette: preppy, hippy, punk. Mixare tanto per poi sembrare tutti uguali?
La vita ritorna alta, il nero è un passepartout, i jeans non passeranno mai di moda! Altri luoghi comuni? Non ci resta che affidarci agli accessori.
Leggins e calze hanno osato ormai con tutti i materieli ed i colori. Piume su cerchietti, cappelli e collane. L’obiettivo non è più vestirsi, ma stupire.
Ispirati o ispiratori? Sono gli street fashionistas che, al momento, ispirano le masse di fashion victims – e secondo alcuni anche le collezioni degli stilisti – o in realtà dietro tutto ciò c’è ancora l’impronta delle maisons?
L’esempio di Amburgo.
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OK: il pezzo è effettivamente molto veloce…
KO: …forse troppo. Non lasciate al lettore la costruzione di un’opinione. E non ci sono link.